Esperienza di Stefano in Perù
Stefano ha 27 anni, è fisioterapista, abita a Salò, dove lavora.
Ha fatto la “Esperienza in missione” nella Casa della Gioventù in Perù.
Provare a descrivere l’esperienza fatta non è mai facile.
È un mix di emozioni molto forte, difficile da spiegare. Al rientro tutti ti chiedono come è il Perù, cosa hai fatto, cosa hai visto; a quel punto vorresti esplodere e cominciare a raccontare tutto, ma puntualmente non ci riesco mai. Ogni colta che mi fanno domande rispondo in maniera diversa, racconto cose diverse, dettagli trascurati la volta precedente e così via.
La cosa certa e che non cambia mai è la reazione del mio corpo: il mio cuore gioisce e comincia a pompare più del dovuto, nel mio stomaco compaiono magicamente, quelle famose farfalline che da bambini ci mettono allegria per un semplice palloncino. Queste sono reazioni dovute ad emozioni forti, immagini forti e scenari suggestivi che son rimasti impressi nella mente.
Cosa ho fatto in Perù? Non saprei, per quello che ho ricevuto dai bambini, dalle persone e da questa bellissima esperienza, a confronto sembra di non aver fatto praticamente nulla. Non so in tre settimane cosa son riuscito a fare di buono o a trasmettere alle persone, ma di sicuro a me è cambiata la vita, è cambiato il modo di vedere le cose, di agire, di pensare, ma soprattutto accetto tutto quello che la vita mi da e ha in mente per me, senza più lamentarmi come spesso facevo prima.
Siamo molto fortunati noi qui e nemmeno ci rendiamo conto. Spesso è difficile spiegare quello che si vive in queste esperienze, perché se non vedi con i tuoi occhi come vivono in povertà certe persone, non ti rendi conto, se non provi certe emozioni davanti a persone che non possono permettersi un dottore o un farmaco non puoi capire. Come questo, tante altre cose.
Le emozioni di queste esperienze sono il frutto di quello che siamo; ognuno avrebbe una reazione diversa. Quello che per me ha un valore per altri magari non è lo stesso. Questo rende difficile spiegare certe cose. Le esperienze sono tali in base a come scegliamo di viverle.
Il suggerimento che proporrei a chi ha voglia o a chi sente di avere una fiammella nel cuore, a chi a voglia di fare del bene o di essere generoso con qualcuno, è quello di provare queste esperienze, perché ci arricchiscono tanto e nutrono ancora di più la fiammella. Questa ci servirà ogni giorno, per avere forza di fare del bene anche ad altri.
Stefano